sabato 21 gennaio 2012

Quarto Flegreo secondo Lamberti


In questi giorni mi è capitato tra le mani un articolo del professor Amato Lamberti, dal titolo “QUARTO FLEGREO: LA MINIERA D’ORO DELLA CAMORRA”, pubblicato sul sito Ilmediano.it. In questo articolo il prof. Lamberti traccia, di Quarto Flegreo, un quadro a tinte fosche, giusto per usare un eufemismo. Solo l’incipit è un condensato di falsità e disinformazione. Eccolo: “Questo lembo di terra è arrivato a 40mila abitanti in pochi anni, frutto di una cinica speculazione edilizia. Tanti sono i giovani, che in un blog hanno scritto le 10 ragioni per non comprare casa a Quarto”. Quarto ha rappresentato, fin dagli anni ottanta, un polmone di sfogo per la città di Napoli e per i napoletani. E’ risaputo che, in tutto il mondo, le grandi metropoli fagocitano l’hinterland e questo è accaduto anche alla cintura urbana del capoluogo campano. In questo modo è nata Pianura ed i suoi mille palazzi ed in questo modo sono esplose Qualiano, Monteruscello, Marano, Quarto e tantissimi altri comuni. In particolare, a Quarto, si è assistito alla nascita di molti parchi ben urbanizzati e, nonostante quello che scrive Lamberti, a tutt’oggi non ci sono stati crolli né cedimenti. In secondo luogo a Lamberti sfugge, in quanto disinformato ed approssimativo, che“i tanti giovani che in un blog hanno scritto le 10 ragioni” sono solamente 4 o 5 e forse anche di meno e non è dato sapere se siano o meno giovani. Che dire, poi, delle 10 ragioni? Un bestiario scurrile che avrebbe fatto sorridere qualunque uomo con un minimo d’intelligenza, ma non l’erudito professor Lamberti. Il sociologo piemontese da un’idea di Quarto intesa come terra di camorra. Potremmo esser d’accordo con lui ma solo nella misura in cui, a Quarto, si aggiungano anche la maggioranza degli altri 91 comuni della provincia napoletana. E’ bene precisare per alcuni e ricordare per altri che a Quarto non ci sono né mattanze né faide. Camorra? Sì, ma ripeto, né più né meno che dovunque nell’hinterland napoletano. Ma, il sociologo Lamberti ci va giù tanto pesante quanto disinformato e lesivo nei confronti di alcuni cittadini di Quarto. Riporta il professore (forse dalla stessa fonte delle 10 ragioni) che “Il 10 aprile del 1992 il Consiglio Comunale di Quarto viene sciolto perché “presenta fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata…in quanto sono emersi inequivocabili elementi di collegamenti diretti e indiretti di taluni amministratori del Comune di Quarto con la criminalità organizzata e forme di condizionamento degli amministratori stessi…ad opera della potente organizzazione camorristica facente capo al noto Lorenzo Nuvoletta e al suo sicario Mattia Simeoli, già condannati per associazione mafiosa e che la criminalità organizzata ha finalizzato negli ultimi anni i propri interventi nel settore dell’edilizia”. Ma il Lamberti è uomo d’onore e fa anche nomi e cognomi degli arrestati: “…il giudice delle indagini preliminari emette ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del sindaco Di Falco Francesco, degli assessori Russolillo Enrico, Salatiello Pasquale, Apa Leopoldo, nonché dei consiglieri comunali Giaccio Carlo Mario, De Fenza Giacomo, Carandente Sicco Giovanni, Catuogno Francesco, per i reati di associazione a delinquere e di abuso in atti di ufficio. Nei confronti dell’assessore Russolillo Enrico viene contestato anche il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, in quanto “risulta essere il principale protagonista delle iniziative relative al programma di speculazione edilizia attuato dall’amministrazione in carica”. Qualcuno potrebbe opinare che non c’è nulla di male, che è solo un riportare notizie di cronaca, certamente ma esiste anche il sacrosanto dovere di precisare contestualmente che tutti gli arrestati furono assolti con formula piena ed indennizzati per l’ingiusta detenzione. Ma Lamberti su questo glissa e tace. Malafede? Non lo sappiamo, sappiamo solo che questo modo di procedere rappresenta un uso criminoso dei mezzi d’informazione. Indefessamente, il Lamberti, infierisce ancora: “A parte la provocazione da parte dei giovani (sempre quei 4 o 5 del blog), che sicuramente avrà fatto imbestialire un sacco di gente, viene fuori un quadro sconsolante di una città che ben merita il nome di “Camorra City” affibbiatogli dai giovani e ripreso dalla stampa locale e nazionale. Speculazione edilizia e qualità della vita non vanno mai d’accordo. Così come non vanno d’accordo camorra e sviluppo civile”. Camorra City! Un’offesa per gli oltre 40.000 abitanti di Quarto che pesa come un macigno sul sociologo Lamberti. La cittadina di Quarto Flegreo è composta da un gran numero di persone che diuturnamente si recano al lavoro e di giovani studenti di scuole superiori o università. Etichettare questa gente come abitanti di “Camorra City” è falso e disonorevole. Ma questo poco importa al Lamberti tanto immedesimato in uno schiacciasassi. Nessuno nega che ci sia un’organizzazione malavitosa che tende la sua longa manu sul paese, ma viene combattuta e, come dimostrano le cronache recenti, decimata dalle forze dell’ordine presenti sul territorio. I luoghi comuni, a cui Amato Lamberti si approvvigiona a piene mani, vanno sfatati. Le numerosissime sale scommesse, a cui fa riferimento, i centri benessere, i bar, paninoteche, sportelli bancari sono una pura invenzione dettata sicuramente da una fonte viziata ed inattendibile. Così come deleteria, disinformata ed esiziale è la sua chiosa: “altissima anche la percentuale di furti, rapine, aggressioni che a volte sconfinano in ferimenti e uccisioni. La qualità della vita è pessima e i rischi per la salute, a causa dei rifiuti tossici seppelliti e tombati sotto le case e i palazzi, a partire dalle neoplasie, sono elevatissimi, come testimoniano molte ricerche epidemiologiche”. Bravo Lamberti, complimenti! 

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