Ancora
un altro alienato si lancia in insulti gratuiti alla città di Napoli. Dopo
Bocca, Cruciani ecco che tale Roberto Croci, giornalettista di Vogue, per
chissà quali reconditi meriti, in commento ad una affermazione dei fratelli
Coen, arricchisce lo stupidario di cui è manutengolo, con una sua
personalissima “ndr” (nonsenso del ritardato). Ecco cosa scrive:
Città
preferita: "Napoli. Siamo rimasti affascinati dal calore della gente,
dalla vita di strada. Sembrava di essere tornati indietro al tempo di Ladri di
biciclette e I soliti ignoti. Che casino, però! Traffico, gente che correva
ovunque. Non sapevamo che agli italiani piacesse il fitness". (Vagli a
spiegare che forse si trattava di scippi, ndr).
Purtroppo,
nella fregola di portarci via quanto più è possibile, ci hanno portato via
anche i primati dell’illegalità e dei reati, relegando Napoli nel basso di una
classifica che vede ai primi posti la produttiva Milano, Pavia, Torino, Cuneo
etc. Ma, diciamoci la verità, un Croci qualunque che ne può sapere di
statistiche, numeri e cose che impegnino la mente? Chiedetegli che taglia di
slip porta Clooney e qual è la sua marca preferita e forse vi risponderà,
forse. Ma l’ordine impartito a prezzolati e scendiletto è “Luoghi comuni uber
alles”. Ora non sto qui a snocciolare dati e percentuali né sondaggi, molti lo
hanno già fatto. No, voglio solo che ogni meridionale venga a conoscenza di
mistificazioni artatamente costruite in nome di una sventolata, quanto falsa,
rassegna di luoghi comuni e di una dissacrazione della verità storica. Mentre
molti si riempiono la bocca in nome di un’etnia celtica – italiota, mai
esistita, se non nelle fantasie di avventori avvinazzati frequentatori di
maleodoranti osterie valbrembane. Io affermo, senza tema d’essere smentito, una
coscienza etnica che discende di quasi mille anni. Fin dal 1198, anno in cui lo
Stupor mundi Federico II di Hohenstaufen si insediò nella vera Italia cioè il
meridione. Ma cosa ne può saper il giornalettista Croci? Parafrasando Cetto
Laqualunque: una beta minchia!
Vorrei
sfidare il Croci a duello, con arco e frecce. Ma non frecce vere, bensì quelle
con ventose, quelle che si umettano con saliva, colpirlo sulla fronte con
effetti sonori speciali: PRRRRRRRRRRRRRRRRR!
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